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REGIA

L’amore per l’immagine e la voglia di trasmettere quello che ho dentro, mi hanno portato a sposare il linguaggio cinematografico e in particolare la regia.

Ho avuto il privilegio di nutrire il mio occhio fin da piccola grazie al tempo trascorso all’interno dello studio fotografico di famiglia, mio nonno era fotografo, la sua attività iniziò prima da fotografo ambulante e poi nel 1950 con lo studio fotografico che è attivo ancora oggi.

Pertanto tramite mio padre e mio zio ho sperimentato il mondo visivo e audiovisivo attratta dalla composizione dell’immagine fotografica e dal montaggio delle immagini in movimento, trascorrevo i pomeriggi all’interno dello studio.

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Il mio giocare a fare le foto, a scrivere spettacoli o piccoli corti è rimasto dentro di me durante la mia crescita come qualcosa che in realtà io amavo da sempre e che stavo prendendo sul serio perché faceva parte di me e del mio essere, così ho scelto il corso di Regia a 19 anni e tutti i percorsi inerenti alla regia come fare la segretaria di edizione o l’aiuto regia sono stati e saranno preziosi per il mio percorso da regista.

Mi affascina la rapidità con cui l’occhio cattura un immagine, immagine che prima possibilmente non avevo mai visto ma che come per magia il mio occhio vede nel momento in cui osservo un luogo che decido di raccontare con una foto o che ho descritto in una pagina di sceneggiatura ma che prende vita nel momento in cui utilizzo un obiettivo per osservarlo e raccontarlo.

 il mio primo approccio con la regia è stato il cortometraggio in pellicola 16 mm come saggio della scuola di cinema, l'idea di alta e bassa marea nasce dall'esigenza di raccontare l'incomunicabilità nell'era della comunicazione raccontando la realtà com'è e come dovrebbe essere.

 

Il lavoro che sento più vicino alla mia poetica e in cui il mio occhio registico è più maturo è Almadarig il titolo che è il nome antico di Castellamare del golfo e che in arabo significa scale in salita, racconta entrando nell'intimità del personaggio di Ennio la sua solitudine e la sua vita in salita che un po' rispecchia quella di ognuno di noi.

 

Come la neve progetto sperimentale contro la droga  con attori non professionisti, in cui ho avuto la fortuna di avere ottimi collaboratori che in poco tempo sono riusciti a sposare la mia idea registica.

Ho collaborato con Giacomo Ciavatta che con le sue musiche ha ridipinto il fiilm nonostante fosse stato realizzato in poco tempo "l'esperimento" è riuscito. 

Il mio ultimo lavoro è il cortometraggio "La Panchina", dirigere questo lavoro è stata un'esperienza bellissima perchè sono entrata in simbiosi con la sceneggiatrice Melania La Colla ed è stato come conoscere un mondo poetico che già mi appartiene, il cortometraggio è in fase di post-produzione .

 

 Attualmente sto lavorando alla preparazione dell'opera prima 4567 che sarà prodotta a breve.

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